Nel 2012 scrivevo che Il futuro è nel responsive web design. Ora quel futuro è decisamente arrivato, nel 2015 Google ha applicato una modifica nei suoi algoritmi per cui l’essere “mobile-friendly” diventa un fattore fondamentale per il posizionamento negli indici.
Quello che poteva sembrare un “vezzo” è ormai una necessità: è molto probabile che i siti non ottimizzati perdano posizioni nei risultati delle ricerche. Insomma, non basta scrivere bene i titoli, creare contenuti interessanti, comprimere adeguatamente le immagini e seguire tutte le buone pratiche SEO, lo stesso design di pagina ed offrire una navigazione semplice e piacevole su tutti i dispositivi sono elementi essenziali.
I siti responsive si posizionano meglio su Google?
Sì. Lentamente ma inesorabilmente, già da qualche tempo Google ha iniziato una “spinta” affinchè gli sviluppatori iniziassero a creare siti mobile-friendly. Inizialmente sono stati penalizzati i siti web realizzati con tecnologia Flash (i contenuti erano difficilmente indicizzabili, quasi sempre impossibile restituire risposte pertinenti alle ricerche: anche se un sito conteneva le risposte queste non erano ritrovabili dal motore… difficile spiegare in poche parole ma al momento non ci interessa più, i siti in Flash non sono neppure visibili su molti dispositivi), poi un piccolo “premio” per i siti mobile-friendly che consisteva nell’etichettarli mostrando la dicitura “mobile-friendly” nei risultati di ricerca, ora la caratteristica è diventata un vero e proprio parametro che influenza il posizionamento. Per semplificare: a parità di qualità per tutti gli altri parametri, il sito che funziona meglio su dispositivi mobile si posizionerà meglio del concorrente, sarà quindi “più in alto nei risultati di ricerca”.
Come è un sito mobile-friendly?
In poche parole, un sito mobile friendly è un sito usabile su uno smartphone.
Tra le caratteristiche fondamentali:
- il testo è leggibile senza necessità di zoom (non occorre ingrandire per leggere)
- lo spazio tra i link è adeguato (con il sollievo di chi ha le dita grosse)
- non richiede scrolling orizzontale
Sembrano tutte caratteristiche semplici, banali, ovvie, eppure sono ancora troppi i siti che rendono difficile la navigazione. E la logica ci dice che se rendi difficile al visitatore leggere le informazioni potresti, con molta probabilità, perdere un possibile cliente.
NB: un sito mobile-friendly non deve necessariamente avere gli stessi identici contenuti su tutti i dispositivi, anzi, il miglior sito responsive è quello che garantisce la migliore esperienza all’utente, su qualsiasi dispositivo stia navigando. E questo potrebbe anche significare offrire contenuti differenziati, ad esempio solo i contenuti essenziali per chi naviga da smartphone.
Siti professionali e b2b, serve un sito responsive?
Assolutamente sì. Non è detto che se ti rivolgi esclusivamente a professionisti il tuo sito sarà visitato solo da computer. Anzi, oserei dire il contrario! Architetti, ingegneri, manager, direttori… sono solo alcune delle categorie di professionisti che hanno sempre troppo poco tempo. E poco tempo a disposizione significa che è molto più probabile che facciano una ricerca o navighino su internet in momenti di pausa, in attesa, lontano dalla loro scrivania e sì, esattamente, da un dispositivo mobile.
Perché il responsive design è importante per il business?
Un sito ottimizzato per i vari dispositivi è un vantaggio per vari motivi, per citare solo i più importanti:
- premiato dai motori di ricerca quindi è più facile trovarti
- contenuti visibili facilmente evitano l’abbandono del sito
- se l’utente trova facilmente quello che cerca è più probabile che si fidi
- il tempo ed i costi per la gestione dei contenuti si riducono (un unico sito anziché siti differenti o sito+app)
- superare la concorrenza (al momento sono ancora molti a non essere ancora mobile-ready, è il momento giusto per agire e guadagnare posizioni)