Immagina che nell’operazione di rilancio di un marchio aziendale (o di rebranding) tu stia pensando di realizzare oggetti personalizzati da regalare ai possibili clienti.
Le penne sono tra gli oggetti più richiesti per la personalizzazione negli store di “gadget personalizzati”. Sono tra gli oggetti più regalati. Tra gli oggetti più ricevuti. Tra gli oggetti più potenzialmente utilizzati. Ma tra gli oggetti più spesso gettati.
Qualsiasi produttore di “regali personalizzati” offre un ampio catalogo di penne ed articoli per la scrittura. Negli ultimi giorni, alla ricerca dell’oggetto giusto per un progetto, ho speso parecchie ore analizzando e comparando prodotti e prezzi. Molte offerte sono allettanti, alcune apparentemente scoraggianti. Anche questa volta è il caso di fermarsi e ragionare. Già mi immagino pensieri del tipo “quanto mai ci vorrà per creare una penna personalizzata: prendi un catalogo, ne scegli una e via”. Già. Peccato che quasi sempre la soluzione sia quella di scegliere il prodotto che “sembra non brutto e costa poco”.
Sai che cosa succede il più delle volte? Chi riceve il tuo oggetto pensa che “sembra che costi poco”. E l’oggetto che pensavi potesse restare spesso tra le mani del tuo potenziale cliente a ricordargli di te spesso finisce in fondo ad un cassetto, se va bene. E se quell’oggetto che hai regalato ha scatenato il primo pensiero “sembra che costi poco”, quello potrebbe essere il pensiero che per quella persona resterà associato a te.
E fu così che una domenica mattina mi apprestai ad analizzare la questione con metodo scientifico.
Le penne personalizzate. Un test scientifico.
Da brava collezionista ho recuperato la mia scatola dei campioni. Blocco e penna alla mano ho eseguito i miei test, riportandone i risultati.
Soggetti: 23 penne
Tipologia Aziende (brand sponsorizzati):
– banche
– hotel 4 stelle o più
– servizi per aziende
– produttori di apparecchiature fotografiche (pro)
– produttori di software (pro)
– produttori di attrezzature fotografiche (accessori, pro)
– produttori di attrezzature per ufficio (pro)
* materiale reperito presso congressi, incontri e fiere dedicati esclusivamente ai professionisti (dell’arte visiva)
TEST ESEGUITI:
– analisi sensoriale (visivo-tattile)
– verifica di base della struttura (soggetto integro / danneggiato / rotto)
– verifica funzionale (scrive?)
NB: tutti i campioni sono stati conservati alle stesse condizioni (sdraiati sul fianco), nello stesso contenitore, così come sono stati acquisiti.
Max tempo di utilizzo (usura) 1 giorno.
- 3 hanno perso la clip su cui era impresso il logo (brand)
- 2 hanno perso la clip ma non il logo (posizionato altrove)
- 3 il meccanismo è inceppato
- 2 il meccanismo è esploso
(molla saltata con apertura della penna e lancio di elementi)
2 aziende hanno scelto lo stesso modello di penna, che ha perso la clip.
Sul totale 4 sono in metallo
di quelle in metallo
il 50% scrive
il 50% ha perso la clip
1 è piacevole all’impugnatura ma non scrive
1 è terribile per impugnatura, movimenti, rumore. Ma scrive.
La realizzazione in metallo non garantisce pregio o funzionalità.
100% penne a sfera.
- 9 non scrivono
- 3 scrivono bene
- Una penna è multifunzionale. È esplosa.
- Una penna è ridicolmente brutta. Funziona male.
Gli hotel hanno scelto le penne più brutte. E la più economica di tutte è stata scelta da un hotel 4 stelle.
La maggior parte suggerisce idea di “prodotto a basso prezzo / usa-e-getta”.
All’occhio ed al tatto non si apprezzano particolari pregi degli oggetti. Nessuna sembra “bella”. Un paio potrebbero essere regolarmente utilizzate, senza divenire comunque predilette.
Conclusione: Ne resterà solo una.
Ho esaminato prodotti offerti da grossi brand, distribuiti principalmente in ambito di eventi dedicati ai professionisti dell’arte visiva.
Per un professionista dell’arte visiva è una sofferenza vedere oggetti di questo tipo.
Apprezzo quella penna che scrive bene anche se è un po’ pesante e non proprio “bella”. Devo anche dire che della stessa azienda ho visto altre 4 penne, di cui 50% brutte e 50% non funzionano. Penso a quanti sono gli scarti ed a quante non riceveranno più di uno sguardo e non posso non concludere che principalmente si tratta di uno spreco di risorse. Ed io sono una persona che colleziona questi oggetti!
Quanto ci vuole per fare una penna personalizzata?
Prima di tutto è il caso di fermarsi e pensare a chi la dobbiamo regalare e quale impressione vogliamo fare.
Meglio spendere qualcosa in più e qualche ora in più alla ricerca del prodotto giusto, produrne meno ma funzionanti e piacevoli.