L’importanza della progettazione di un sito web

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Uno dei punti più sottovalutati e trascurati nella creazione di un sito web è la progettazione iniziale. Questo è curioso e tragicomico perché è un fattore molto importante, e la trascuratezza in questa fase potrebbe creare importanti problemi in seguito. Lo scenario tipico è quello in cui il cliente vuole un sito, e lo vuole online al più presto possibile. L’attenzione si concentra sulla parte “visiva” che in realtà è quella potrebbe essere rivista all’infinito senza influire sul “funzionamento” del sito: ci si concentra sul preciso punto di rosso che deve avere il logo e si liquida velocemente il nome delle tassonomie, salvo accorgersi a sito online che i termini non sono corretti o potrebbero creare confusione.

“Intanto lo creiamo e lo pubblichiamo, agli aggiustamenti ci pensiamo poi”.

Peccato che “gli aggiustamenti”, quasi sempre si rivelino essere dei rifacimenti anche importanti. Dettagli apparentemente piccoli, come il nome di una tassonomia (categoria o custom taxonomy) o l’ordine dei termini della stessa tassonomia, la parentela tra pagine, articoli, categorie… non sono affatto trascurabili. Una revisione di queste parti potrebbe richiedere non solo il re-inserimento dei termini ma anche la loro associazione con i post pubblicati. L’uso dello stesso termine per denominare una pagina, una categoria, un termine di tassonomia potrebbe creare svariati problemi come l’impossibilità di visualizzare o modificare uno degli elementi. Le modifiche ai permalink, la base di tag e categorie, l’assegnazione “casuale” di etichette per custom post type, la creazione di custom post type piuttosto che categorie o tassonomie… Sarebbero molti gli esempi di possibili errori e problemi che potrebbe causare la leggerezza in fase di programmazione di un sito dinamico basato su CMS.

La semplicità è l’ultima forma della sofisticazione.

L’utente (il cliente) spesso non sa come funziona un sito di questo tipo, non sa come vengono formate le “pagine” che visualizza con il proprio browser né quali sono i processi che consentono la semplicità di gestione che sperimenta. E per creare un sito complesso (con molte sezioni e molte funzioni ad esempio) non basta aver gestito i contenuti di un blog per un certo periodo né aver provato ad installare WordPress qualche volta. È vero, l’installazione base è rapida (in alcuni casi è già inclusa nel piano di hosting), gestire i contenuti è facile. Ma le personalizzazioni sono un’altra cosa. Spostare, cambiare, aggiungere funzioni… sono tante le modifiche che possono creare vari grattacapi anche agli sviluppatori. Negli ultimi anni ho trascorso svariate ore alla ricerca di soluzioni a problemi di questo tipo, spesso interpellata per terminare lavori iniziati da altre persone.

È compito del professionista interpellato per la creazione del sito (un bravo project manager, il webdeveloper, il webmaster) tenere conto di questi dettagli, non sottovalutare la progettazione e spiegare al committente che il tempo impiegato agli inizi risparmierà problemi e rallentamenti in seguito. E costi aggiuntivi che potrebbero risultarne.

È naturale che il cliente venga guidato ad identificare le esigenze e consigliato sulle scelte migliori e più performanti (non le più comode). Già i termini Pagina, Articolo, Categoria creano confusione. Meglio non prendere alla lettera i termini e definire che cosa deve fare e come deve funzionare quella pagina, quell’articolo, quella categoria.

Non perdere i risultati raggiunti.

Degno di nota anche il fatto che variazioni alla struttura, alle denominazioni, ai link si ripercuoteranno sulla raggiungibilità delle pagine, sul funzionamento dei link che dall’esterno portano al sito, sul posizionamento negli indici dei motori di ricerca. Una cattiva programmazione iniziale potrebbe quindi penalizzare e far perdere posizioni.

Cominciamo bene.

Insisto molto con i miei clienti sull’importanza della definizione delle esigenze. Quando vengo contattata per un lavoro, pongo molta attenzione a quali sono le richieste e le aspettative. E mi piace spiegare quali scelte reputo più adatte agli scopi e quali modifiche sarebbero da apportare per migliorare la fruizione del sito da parte degli utenti e, cosa a cui molti prestano ormai molta attenzione, per ottenere un migliore posizionamento su Google. Un miglioramento alla struttura del sito, potrebbe migliorare i risultati.

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